La Fantasmagoria è l’arte di far parlare i fantasmi: essa crea la possibilità di instaurare un dialogo tra il pubblico e lo spettro che appare, richiamato dalla lanterna magica.
La Fantasmagoria viene associata al nome di Etienne-Gaspard Robertson che l’ha perfezionata ma che a sua volta è debitore dei numerosi negromanti che l’hanno preceduto e che gli hanno lasciato in eredità un vasto repertorio di trucchi e stratagemmi. Le prime notizie sui negromanti, che si sono serviti della lanterna magica per evocare i morti, risalgono al XVII secolo.
Ma sarà Robertson a catalizzare l’attenzione su di sé, grazie a una personalità affascinate e combattuta tra razionalità e irrazionalità. Con le sue fantasmagorie realizzerà una delle esperienze di maggior rilievo per la nascita dello spettacolo cinematografico.
La fantasmagoria raggiunge il suo momento d’oro quando Robertson sceglie di spostare il proprio spettacolo nei pressi d Place Vendome, dove si trovava un ex convento abbandonato che conservava al suo interno monumenti funebri dei nobili e del clero che erano stati spostati lì a seguito delle soppressioni degli ordini religiosi nel 1790
Tombe e reliquie vie erano accumulate e rendevano il convento il luogo perfetto per la Fantasmagoria.
Mette a punto il suo fantascopio e crea uno spettacolo davvero terrificante.

La Fantasmagoria con il suo complesso corpus iconografico, anticipa molte soluzioni dell’a pittura espressionista. Fantasmagoria ed Espressionismo sono legati da una comune ricerca di effetti spaventosi e da una matrice romantica che li porta a meterializzare le forme visiva dell’immaginazione e dell’oscuro mondo mentale e d emotivo.
La stagione d’oro della fantasmagoria dura tre intensi anni, ricchi di riferimenti letterari, da Virgilio a Shakespeare, in un continuo alternarsi delle componenti fantastiche e scientifiche.
Dopo una vita avventurosa, che lo vedrà anche abile pilota di palloni aerostatici, Robertson muore nel 1837, la sua imponente tomba si trova al cimitero di Pere Lachaise.

