Rodolfo Vantini, non solo Vantiniano. I cimiteri nella provincia di Brescia

Rodolfo Vantini, architetto neoclassico ma che presto diventerà uno dei maggiori rappresentanti della sensibilità romantica, oltre al suo capolavoro, il Cimitero Monumentale di Brescia, detto Vantiniano proprio per celebrare la grandezza di questo insigne cittadino, ha curato la realizzazione di alcuni interessanti cimiteri dislocati nella provincia di Brescia. Continua la lettura di Rodolfo Vantini, non solo Vantiniano. I cimiteri nella provincia di Brescia

Il Mausoleo di Galla Placidia

Splendido gioiello dell’architettura e dell’arte musiva ravennate, il Mausoleo di Galla Placidia avrebbe dovuto ospitare le spoglie dell’amatissima e illuminata Galla Placidia, figlia dell’Imperatore Teodosio.

Pare che Galla Placidia sia stata sepolta in San Pietro in vaticano, ma la questione non è ancora del tutto chiara. Chiara e palese è invece la maestria dei mosaicisti che hanno lavorato in questo Mausoleo. All’estrema semplicità dell’esterno, corrisponde una decorazione interna sorprendente per sontuosità e preziosità decorativa.

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Le celebrità del Monumentale di Milano

Il termine Famedio deriva da Fama Aedes: tempio della fama. Il Famedio del Cimitero Monumentale di Milano ne costituisce il corpo centrale e svetta essendo sviluppato su un’ampia scalinata che misura ben cinque metri d’altezza.

In origine questa struttura era stata destinata ad una chiesa cattolica, poi nel 1870 viene trasformato in Pantheon per dare ospitalità ai defunti eccellenti, milanesi di nascita o per adozione.

Le celebrità venivano selezionate in base a criteri definiti nel 1884 da una commissione che indicò tre categorie: gli illustri, i benemeriti e i distinti nella storia patria. Continua la lettura di Le celebrità del Monumentale di Milano

Il sogno della morte di Enrico Butti

Una scultura straordinaria, nel cuore del Cimitero Monumentale di Milano: il monumento funebre che decora l’edicola di Isabella Airoldi Casati dello scultore Enrico Butti.

Un’opera che vive sul confine tra realismo e simbolismo e che ritrae la giovane contessina Isabella abbandonata a s stessa sul letto di morte.

La fanciulla è circondata da un volo di angeli che scendono dall’alta per trasportare nell’al di là.

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Adolfo Wildt al Monumentale di Milano: la cappella Korner

Nel cuore del Cimitero Monumentale di Milano, Adolfo Wildt ha lasciato una delle sue opere più significative: il gruppo bronzeo della cappella della famiglia Korner.

Il monumento funebre, realizzato nel 1929, può essere inteso sia come simbolo familiare sia come monumento civico.

In questa opera, dal titolo Affetto nel dolore, scultura e architettura si incontrano. La cappella, il cui progetto è stato curato dall’architetto Giulio Ulisse Arata, ricorda il Mausoleo di Teodorico a Ravenna. Continua la lettura di Adolfo Wildt al Monumentale di Milano: la cappella Korner

Panoramica dei cimiteri monumentali in Italia

Se il fenomeno dei cimiteri monumentali ha avuto inizio nella città di Parigi con Pére Lachaise, il prototipo del cimitero monumentale ottocentesco, in Italia, è nel ricco e laborioso Nord che il fenomeno conosce la sua massima espansione.

E’ a Brescia che viene costruito il primo cimitero monumentale italiano: conosciuto come Vantiniano, questo importante cimitero viene progettato da Rodolfo Vantini e realizzato attorno al 1813. Continua la lettura di Panoramica dei cimiteri monumentali in Italia

Il Cimitero Monumentale di Bergamo

La genesi del Cimitero Monumentale di Bergamo è stata piuttosto complessa. Il cimitero che possiamo visitare oggi è infatti il risultato di numerose fase costitutive che si sono alternate.
A seguito degli editti napoleonici, nel 1810 a Bergamo furono inaugurati tre cimiteri: uno nella zona di S. Lucia, oggi via Nullo, un altro in Valverde e il terzo nella piana di S. Maurizio.

A distanza di pochi anni, nel 1813 il cimitero di S. Lucia, a causa di una localizzazione inadatta, fu chiuso e sostituito dal nuovo camposanto di S. Giorgio costruito alla Malpensata.
I tre cimiteri rimasero in funzione per tutto l’800. Ma è tra il 1895 e il 1896 che per diversi motivi, tra i quali anche quelli igienici, si decise di sopprimere i tre cimiteri accorparli in un’unica struttura. Continua la lettura di Il Cimitero Monumentale di Bergamo

Arte cimiteriale a Trieste: il Cimitero cattolico di Sant’Anna

Il Cimitero cattolico di Sant’Anna è il cimitero monumentale di Trieste, un luogo molto interessante soprattutto per gli aspetti urbanistici e architettonici.

Inaugurato il primo agosto del 1825, il Cimitero di Sant’Anna sorge su un’area che apparteneva alla famiglia patrizia dei Burlo che, oltre a una casa, possedeva proprio su questo terreno una cappella dedicata a sant’Anna.
Il primo progetto del Cimitero prevedeva la recinzione di questo terreno, che misurava poco meno di 68.500 metri quadrati, con un muro alto 1,83 m, nel quale si apriva un ingresso in stile vitruviano composto da un frontone e quattro colonne di ordine dorico. Continua la lettura di Arte cimiteriale a Trieste: il Cimitero cattolico di Sant’Anna

La Certosa di Bologna, cimitero storico monumentale

La Certosa di Bologna e il cimitero monumentale rappresentano un vero e proprio museo all’aria aperta, ricco di arte e storia. Basti pensare che  già alla fine dell’800 venne ritrovata proprio in questa area una necropoli etrusca. Le 420 tombe rinvenute fecero accorrere studiosi da tutta Europa e oggi sono custodite nel Museo Civico Archeologico.

 

Ma non solo studiosi giunsero da lontano per visitare questo luogo così speciale, anche scrittori come Lord Byron, Charles Dickens  e Stendhal hanno lasciato traccia scritta della loro passeggiata nel cimitero. Continua la lettura di La Certosa di Bologna, cimitero storico monumentale

Il Cimitero di Staglieno a Genova

Immagine vivente di un mondo scomparso, il Cimitero di Staglieno con le sue meravigliose opere d’arte cimiteriale, racconta attraverso complessi simbolismi, la storia della borghesia genovese tra l’800 e il ‘900.

Il cimitero monumentale di Staglieno nasce a seguito della legge piemontese che vietava le sepolture all’interno della aree urbane. All’inizio dell’800 viene acquistato un vasto terreno, sula collina che ospitava allora un borgo noto come Staglieno, incastonato tra due torrenti, il Bisagno e il Veilino. Continua la lettura di Il Cimitero di Staglieno a Genova

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