Artista straordinario, Gian Lorenzo Bernini si è confrontato con tutte le espressioni artistiche: dalla pittura all’architettura, dalla caricatura alla regia di spettacoli pirotecnici, fino alla scultura funeraria.
Due grandi capolavori di Bernini sono senza dubbio i Sepolcri di Urbano VIII e di Papa Alessandro VII collocati nella Basilica di San Pietro in Vaticano a Roma.
Bernini ha rappresentato un passaggio chiave per lo sviluppo dei monumenti funebri: è stato continuatore di una tradizione che vede un momento altissimo con Michelangelo e i suoi i monumenti funebri a Lorenzo e Giuliano de Medici, ospitati nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze, e anticipa le soluzioni del Canova che realizzerà i sepolcri dedicati a Clemente XIII, nella Basilica di San Pietro in Vaticano e Clemente XIV, nella Basilica dei Santi Apostoli.
Ma la tomba di Gian Lorenzo Bernini, dove si trova?
La tomba del grande artista si trova in Santa Maria Maggiore, una delle prime Basiliche Paleocristiane edificate a Roma. La sua costruzione risale, infatti, alla prima metà del V sec d.C.
E’ nata una vera propria leggenda attorno alla fondazione di questa chiesa: si narra infatti che la mattina del 5 agosto un’insolita nevicata imbiancò l’Esquilino. Papa Liberio avrebbe tracciato nella neve il perimetro della nuova basilica.
Masolino da Panicale in un celebre dipinto, rappresenta questo strano avvenimento.
In molti si sono sbizzarriti sull’interpretazione di cosa potrebbero essere quegli strani oggetti sospesi nel cielo. La manifestazione di fenomeni simili – nevicate fuori stagione – in alcuni casi è stata accompagnata da casi di avvistamento Ufo. Non è un caso che il dipinto di Masolino da Panicale venga spesso preso ad esempio per sostenere teorie relative agli ufo.
Teoria affascinanti, ma sospendiamo il giudizio, e torniamo alla tomba di Gian Lorenzo Bernini.
Nessun fasto, nessun grandioso complesso plastico, nessuna esagerazione barocca, ma una tomba semplicissima, posta in un gradino sul lato destro dell’altare maggiore, dove l’artista, morto nel 1680, riposa insieme alla sua famiglia.
L’iscrizione scolpita, sentenzia “La nobile famiglia Bernini qui aspetta la Resurrezione“.