Chiesa dei morti a Vello

La chiesa dei morti di Vello

La chiesa dei morti di Vello è la chiesa più antica di questo piccolo centro che sorge sulle rive del Lago d’Iseo. La chiesa dei morti è stata edificata proprio lungo la strada costiera che conduce al centro storico e risale al XI-XV secolo. Conosciuto come chiesa dei morti o del cimitero, l’edificio svolse anche funzione di parrocchiale dal 1504 al 1704.

La chiesa si trova in una posizione particolarmente suggestiva, proprio come altre chiese prossime a cimiteri di cui abbiamo già scritto, per esempio la chiesa di San Pietro a Tavernola. La chiesa in realtà è dedicata a Sant’Eufemia, ma a tutti è nota come “chiesa dei morti” per la vicinanza al cimitero che si sviluppa nell’antico camposanto.

Chiesa dei morti di Vello: le fasi costruttive

Le prime notizie che possediamo relative a questo edificio provengono da un documento del 1132 in cui Papa Innocenzo II conferma il possesso della chiesa al Monastero bresciano di Sant’Eufemia a cui si deve probabilmente la sua costruzione nel XI sec. Dell’edificio romanico rimane intatto solo il campanile che si eleva al fianco sinistro.

Chiesa dei morti di Vello: campanile romanico

Dovendosi adattare al poco spazio a disposizione, la chiesa non rispetta l’orientamento canonico, ma si sviluppa lungo l’asse Nord-Sud. L’edificio che possiamo osservare oggi è di semplice fattura, con pregevoli affreschi in facciata attribuiti a Giovanni da Marone.

Chiesa dei morti di Vello: la facciata e il cimitero

Chiesa dei morti di Vello: la facciata

La chiesa presenta una facciata a capanna e un semplice portale ad arco acuto ai lati del quale si aprono due finestrelle semicircolari, il tutto racchiuso entro due marcate lesene. Nel registro superiore si possono osservare i pregevoli affreschi di Giovanni da Marone raffiguranti un’Annunciazione con il Padre Eterno e angeli, datato1489, che riporta l’iscrizione “AVE MARIA GRATIA PLENA DOMINUS TECUM”. Completavano la facciata altri affreschi, oggi non più leggibili.

Chiesa dei morti di Vello: Annunciazione in facciata

Appena sopra il portale a ogiva, si possono individuare tre figure inserite in un’architettura dipinta riproducente una sorta di trittico ligneo. Le quattro esili colonne tortili sono sormontate da capitelli e archi a tutto sesto per quanto riguarda i due laterali, mentre quello centrale è a sesto leggermente ribassato. Le tre figure sono ormai quasi scomparse, la nicchia al centro era occupata da Sant’Eufemia e ai lati forse vi erano degli angeli musicanti.

Il resto della facciata è piuttosto deteriorato, si riesce a scorgere solo un Martirio del Beato Simonino da Trento sopra la finestra a destra.

Più in basso, gli affreschi sono troncati dall’apertura delle finestrelle con il rispettivo giardino-inginocchiatoio che veniva usato dai fedeli per inginocchiarsi e pregare anche in caso l’edificio fosse chiuso.

Chiesa dei morti di Vello: dettagli della facciata

Chiesa dei morti di Vello: l’interno

Lo spazio interno è definito da una prima campata a base quadrata con volta a crociera decorata con affreschi risalenti al XV sec. La seconda campata, aggiunta dopo la metà del XVI sec, è a volta a botte ed è arricchita da decorazioni a secco del Casari, risalenti al 1947.

Sempre all’interno della chiesa dei morti, è possibile individuare un gruppo di affreschi risalenti al XV secolo che rappresentano una Trinità di impostazione tardogotica che però potrebbe essere stata ridipinta.

Possiamo anche trovare un’Ultima cena di difficile lettura, con figure frontali, che mostra l’appartenenza a d una tipologia arcaica.

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