Il Mausoleo di Teodorico si trova alle porte di Ravenna, ove, un tempo, sorgeva il cimitero dei Goti. Teodorico, re degli Ostrogoti e figlio di Teodomiro, nacque verso il 454 d. C.. Educato alla corte di Costantinopoli, egli mantenne sempre molto chiara e forte la propria identità ostrogota.
Teodorico governò saggiamente per quasi trentatré anni e Ravenna, capitale del suo regno, fu arricchita di opere monumentali. Tra queste, spicca proprio il famoso Mausoleo, costruito con grandi blocchi di pietra d’Istria, ben squadrati e posizionati a secco, ma legati all’interno da grappe in ferro.
L’esterno del mausoleo
La struttura si articola su due ordini sovrapposti: quello inferiore è scandito da nicchie a tutto sesto, che richiamano le forme dell’architettura romana; il superiore, invece, è più stretto, sempre decagonale e le nicchie ripetono in rilievo il motivo del porticato.
Sempre nella parte superiore si può identificare una cornice di marmo che si conclude con una fascia ornamentale, il cui caratteristico fregio è detto “a tenaglia“.
L’aspetto più suggestivo del Mausoleo di Teodorico a Ravenna è la copertura costituita da una calotta circolare ricavata da un unico blocco di pietra istriana, che misura 11 m di diametro. Il suo spessore raggiunge un metro e il suo peso si aggira intorno alle 500 tonnellate.
L’interno del Mausoleo
Il piano inferiore, all’interno, presenta un vano a forma di croce, illuminato da sei finestrelle. Varie le ipotesi sulla sua possibile destinazione d’uso. Si pensa potesse fungere da cappella per liturgie funebri o da camera sepolcrale dove collocare i sarcofagi di famiglia.
Per quanto riguarda il piano superiore, questo presenta una sala di forma circolare, al cui centro è collocata una vasca di porfido, in cui si presume abbia trovato sepoltura Teodorico. Tuttavia, le spoglie del re vennero rimosse e non si trovano più lì.
La leggenda del Mausoleo di Teodorico
Proprio nella sala circolare del piano superiore, è possibile osservare la parte interna della grande calotta che funge da copertura. Da una parte si può notare una lunga inclinatura. Secondo la leggenda, Teodorico, al quale era stata predetta una morte a causa di un fulmine, si era rifugiato proprio nel Mausoleo durante una tempesta. Infatti, era convito di poter trovare lì dentro un rifugio sicuro ma un fulmine spaccò il sasso e il re rimase incenerito. In realtà, la fenditura riscontrabile sulla calotta in pietra d’Istria è probabilmente dovuta a interventi di sistemazione.