Sin dal 1895, anno in cui il Cimitero Monumentale viene destinato alle sepolture perpetue, il progetto della cappella funeraria, il cui termine tecnico è edicola – dal latino aedes: tempio e quindi piccolo tempio, ha costituito per gli architetti, non solo milanesi, un’occasione di visibilità e prestigio, tanto da acquisire successivamente importanti commesse per nuovi palazzi, ville e giardini.
Il Monumentale offre una vasta panoramica di architetture in miniatura, particolarmente significative e testimoni delle tendenze e del gusto delle diverse epoche.
Si passa dalla storicismo ottocentesco di Luca beltrami e Giuseppe Sebastiano Locati e dall’eclettismo di Carlo Maciachini e Camillo Boito, passando per il Liberty e il Decò di Giuseppe Sommaruga, Giuseppe Boni, Ulisse Stacchini e Giulio Ulisse Arata, per continuare con lo stile Novecento e il Razionalismo rappresentati da Paolo Mezzanotte, Piero Portaluppi, Giò Ponti, lo studio BBPR, Luigi Figini e Gino Pollini.
Questo cimitero è davvero la meta ideale per fare un ripasso dei vari stili architettonici che si sono susseguiti in Occidente. Molte le chicche che potete incontrare soprattutto nella fascia centrale e a Levante. Come le due edicole che mostriamo in queste immagini, la prima rievoca le forme del prezioso Mausoleo di Galla Placidia, la seconda ricorda la struttura del meraviglioso Duomo di Pisa, collocato nel famoso Campo Santo.



Gentilissimi,
Io sono interessata alla cappella che imita il mausoleo di Galla Placidia di cui avete pubblicato una immagine. Esistono delle informazioni più dettagliate?
Gentilissima Paola, le consigliamo di contattare l’associazione http://www.amicidelmonumentale.org/che periodicamente pubblica studi e approfondimenti sulle tombe del Cimitero Monumentale di Milano.
Buona ricerca
La Redazione